Chissà se qualcuno se n’è accorto. Oggi è l’ultimo giorno della Settimana mondiale sulla Sicurezza Stradale, un’iniziativa delle Nazioni Unite istituita per combattere quella che nel mondo è la seconda maggior causa di morte per la popolazione di età tra i 5 e i 25 anni.
Qui in Italia, a parte qualche trafiletto nelle pagine interne di qualche giornale e pochi servizi nei telegiornali, ho avuto la sensazione che l’evento non abbia “fatto notizia”.
Ben maggiore è l’impegno profuso nei Paesi del Nord Europa, e in particolar modo in Inghilterra, nella diffusione di informazione e cultura della sicurezza.
Ci piace dare il nostro piccolo contributo e farci portavoce di una battaglia giusta. Dopo il video “Julie” di qualche settimana fa, sulle cinture di sicurezza, oggi ci vediamo una pubblicità progresso del Ministero dei Trasporti britannico sulla guida in stato d’ebbrezza (drink driving).
Il prossimo filmato (qui sotto), che ho trovato in Rete, è stato invece realizzato e trasmesso in Texas. Tratta dello stesso tema di quello sopra.
My name is Jacqueline Saburido. This is a picture of me before I was hit by a drunk driver, before the car caught fire, before two of my friends died, before I needed more than 40 operations. This is me when my life was just like anyone else in college. This is me after being hit by a drunk driver.
Traduzione:
Il mio nome è Jacqueline Saburido. Questa è una foto di me prima che fossi travolta da un’auto guidata da un ubriaco, prima che l’auto prendesse fuoco, prima che due miei amici morissero, prima che fossi sottoposta a più di 40 operazioni. Questa sono io quando la mia vita era come quella di chiunque altro al college. Questa sono io dopo essere stata travolta da un guidatore ubriaco.
Troppo impressionante? Troppo cruda? Sì, ma è una storia vera. Qui il testimonial non è un attore o un personaggio noto pagato profumatamente, ma è una vittima di un incidente stradale che ha accettato di imprestare il proprio volto (è proprio il caso di dirlo) a questa causa. Certamente fa pensare, e molto.
Ragazzi, sappiamo tutti che qui in Italia la probabilità di essere fermati e sottoposti a un controllo con etilometro è bassissima, quasi nulla, certamente molto più bassa che in Inghilterra o in Texas.
In assenza di un’efficace azione preventiva e/o repressiva da parte delle istituzioni, cerchiamo di dare tutti noi l’esempio, “dal basso”: