(Curse of the Golden Flower) Un film di Zhang Yimou. Con Chow Yun Fatt, Gong Li, Jay Chou, Liu Ye, Chen Jin, Ni Dahong.
Genere Drammatico, colore, 111 minuti. Produzione Hong Kong, Cina 2006.
C’era una volta, nella Cina del decimo secolo, la grande dinastia dei Tang. Nella città imperiale lo sfarzo e la ricchezza si respirano in ogni dove. L’imperatore, l’imperatrice e i loro figli sono serviti e riveriti da uno stuolo di servitori adoranti. Ogni minima azione quotidiana avviene nel rigore e nel rispetto di rituali millenari, nella magnificenza quasi surreale di un mondo estetizzato e dorato. Ma, come in ogni famiglia e favola che si rispettino, il male, il segreto, l’intrigo sono dietro l’angolo. La famiglia imperiale nasconde segreti inconfessabili fino al giorno in cui, durante la festa dei crisantemi legata alla famiglia e alla sua solidità, ogni minimo intreccio verrà disvelato.
Il grande Zhang Yimou conclude così la sua trilogia iniziata nel 2002 con Hero, proseguita nel 2004 con La foresta dei pugnali volanti, termina con questo sconfinato ritratto in cui sembra davvero concedere tutto se stesso: pennellando sarcasticamente e causticamente l’amata Cina, omaggiando ma insieme deridendo una serie di ataviche tradizioni, con una bellezza visuale davvero rara.
In un perfetto connubio tra racconto e forma artistica: mentre infatti emerge fortissima la critica all’assoggettamento incondizionato dell’essere umano in virtù di un’impellente urgenza interna di ribellione e autodeterminazione (esemplare è la figura della musa Gong Li, qui in stato di grazia, nei panni dell’imperatrice ribelle e della donna libera), contemporaneamente regia, fotografia, effetti speciali si fondono soavemente per rendere l’opera cinematografica un importante esempio di arte, con la A maiuscola.
Realista e insieme onirico, Zhang Yimou ancora una volta, ancora di più, dimostra quanto immenso sia il suo cinema, nella sua immaginifica e poetica essenza.
Tengo a precisare che il mio giudizio sottostante è ASSOLUTAMENTE PERSONALE!
Chi non è amante dei film cinesi in generale, chi non ha mai visto i precedenti Hero e La foresta dei pugnali volanti, e chi sostanzialmente non ama i film orientali, perdipiù ambientati 10 secoli fa, questo titolo è decisamente SCONSIGLIATO!
Ho dato una valutazione così elevata, proprio perchè sono amante del genere e i 2 precedenti del regista mi sono piaciuti moltissimo.
Da sottolineare, la superba interpretazione di Gong Li, oltre che per la sua bellezza, riesce a recitare il ruolo d’imperatrice in maniera indimenticabile.
Infine sul regista Zhang Yimou posso solo dire, che in tutti i suoi film che ho visto, alla fine, provi quasi un senso di dispiacere: perchè vorresti che non finiscano mai…
Voto: 9 /10 CAPOLAVORO!