A piedi nudi nel parco Ruffini

Una giornata calda di un estate di qualche anno fa, alle ore in cui le persone finiscono di mangiare di solito, il fenomeno parte di casa mentre sua madre ancora gli ricorda di portarsi dietro la maglietta di ricambio perché così se la cambia dopo avere sudato (il fenomeno non è gracilino e neppure cagionevole di salute , e non ha mai preso un accidenti dopo innumerevoli sudate…..), scende le scale di corsa in direzione della casa del messinese , un colpo di citofono e si sente una voce in chiara cadenza pugliese che dice che sta scendendo, il sole scalda ma la voglia è tanta e così i due si dirigono verso il parco, sulla strada attendono il piedino, il pazzo, il ritardatario ed il genio, mancano solo milan, il vanna e il dotato, ancora in preda allo studio, ma arriveranno più tardi.

Il campo piano piano si avvicina allo sguardo dei ragazzi, è ancora vuoto e l'effetto morgana sdoppia le porte. Il fenomeno propone di farci una tedesca (non una ragazza di origini teutoniche, bensì un gioco in cui si tira in porta rigorosamente al volo, al di fuori di un'area di rigore, e chi sbaglia va in porta). Il pazzo ed il ritardatario tracciano l'area, la polvere sale e senza aver incominciato le caviglie sono già nere. Si parte da 10 e a sorteggio si finisce in porta.

Il fenomeno è veramente un fenomeno, sbaglia raramente e se sbagli tu s'incazza e insulta; magari non ti fa piacere e a volte ci stai anche male, ma così anche se non hai un coach alle spalle ti impegni e migliori. Alcuni di noi da pippe invereconde sono diventati discreti giocatori e così abbiamo vinto diverse partite.

Quando arrivano gli ultimi siamo caldi come braci ardenti, facciamo le squadre, palla al centro e via …..

Sudore, fatica e impegno come per la finale di Champions, in una partita feci un gol alla Del Piero da 25 metri, avevo 13 anni e me lo ricordo ancora………

 

to be continued